CISL FP Padova Rovigo. Istituto Configliachi in stato di agitazione. Contrari alla privatizzazione

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Ieri, 23 marzo, lavoratrici e lavoratori  dell’Istituto Configliachi si sono dati appuntamento  davanti alla Prefettura di Padova per manifestare e rendere pubbliche le loro preoccupazioni in merito alla situazione dell’Ente. Il silente progetto di privatizzazione non piace alla CISL FP Padova Rovigo così come alle altre Organizzazioni Sindacali confederali che stanno sostenendo istanze e preoccupazioni degli operatori. 

Andrea Ricci, rappresentante territoriale della CISL FP Padova Rovigo, ha ben sottolineato alla stampa locale intervenuta al presidio sindacale che quello a cui si sta assistendo è «una chiusura parziale della struttura di via dell’Ippodromo, con conseguente trasferimento degli ospiti presso la struttura di via Sette Martiri. La forte preoccupazione è che tutto questo determinerà un ulteriore abbattimento dei ricavi, che non gioverà sicuramente ai già malandati bilanci dell’Ente"

E' lo stesso Ricci a chiedere "un intervento anche della Regione, proprietaria degli immobili, perché intervenga con un lavoro di ristrutturazione, con delle progettualità attivabili da subito".  Tutto ciò perché è necessario restituire in tempi rapidi questa struttura alla comunità patavina, per la quale ha sempre rappresentato un punto di riferimento.

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Le criticità portate alla cronaca dall'agitazione sindacale sono numerose: dalla chiusura della Residenza Breda al congelamento della produttività a far data dal 2015, passando per il mancato riconoscimento degli arretrati contrattuali previsti dal nuovo CCNL Funzioni Locali 2019-2021 e dai contingenti di personale ridotti al minimo, con continuo ricorso al personale somministrato e relativi incrementi di costi. 

Appare evidente dunque l'assenza di una politica di assunzioni riferita al personale in regime pubblico, così come di politiche conciliative tra tempi di vita e di lavoro i cui effetti riverberano in turni massacranti, in ferie e permessi negati. Attualmente i lavoratori vantano un debito di circa 800 mila euro nei confronti della struttura, comprensivo di arretrati contrattuali e produttività non erogate negli ultimi anni.  Una situazione non accettabile per quella che è, per dimensioni, la seconda Casa di Riposo di Padova.

Inutile dire che questa battaglia sindacale, volta a preservare l'entità pubblica dell’Istituto Configliachi ha una valenza ancora maggiore se vista nell'ottica di garantire per gli ospiti la qualità assistenziale erogata dal pubblico servizio.


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